Marcia Formia – Gaeta del 21 maggio 1972
Si svolge una marcia della pace da Formia fino al carcere militare di Gaeta dove è detenuto dal 21 aprile l’obiettore di coscienza cattolico Claudio Pozzi. Vi partecipano gruppi provenienti da varie parti d’Italia: da Roma vengono la comunità di S. Paolo, il Partito Radicale (presente anche Marco Pannella), il MIR e il gruppo antimilitarista; da Firenze la comunità della Resurrezione; inoltre gruppi provengono da Terracina e Napoli.
Durante la marcia si distribuiscono volantini e vengono scanditi slogan del tipo “Obiettori liberi”, “Claudio libero”, “Sì all’obiezione di coscienza”, “Militare fallimento, obiettore sii contento”, “Generali dentro, obiettori fuori”, “I tribunali militari sono anticostituzionali”, “Pane, lavoro, giustizia e libertà”, “Le spese militari servono ai padroni”, “Nixon boia”, “Via la Nato dall’Italia, via l’Italia dalla Nato”, “No alle spese militari, sì alle case popolari”, “Non stateci a guardare, venite a marciare”, “Più case, più scuole, più ospedali, no caserme”.
In un giardino pubblico i marciatori fanno un sit-in con discussione alla quale partecipano anche abitanti di Gaeta, inoltre, intonano canti antimilitaristi e di pace.
Una delegazione porta al comandante del carcere una mozione.
Resoconto tratto dal diario della Comunità Shalom e pubblicato nel libro Uno spicchio di cielo dietro le sbarre, pagg. 177-179 (vedi bibliografia).
- Fonte:
Fondo personale di Claudio Pozzi